Secondo giorno a Kariobangi.
Secondo giorno tra sorrisi e dolore.
Oggi tutti insieme siamo arrivati dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta dopo aver traversato un mondo turbolento pieno di odori così forti, di piccoli negozi, di carretti e caprette che attraversano le strade, di camioncini barcollanti, donne velate e donne con pettinature bellissime.
E poi si entra in un mondo ordinato e pulito.
Oggi son stata con le mamme e i loro piccoli bambini accolti dalle suore.
Con Margherita e Federico abbiamo cercato di portare il nostro sorriso. Ma erano loro a darlo a noi con le loro storie piene di voglia di riscatto.
Tutti adorano i palloncini ed alla fine persino io ho imparato a farli!
Il lavoro del pomeriggio alla scuola St . Martin è stata la vittoria del lavoro di squadra! Potete immaginare centinaia di bambini, che arrivano da ogni dove, grandi piccoli piccolissimi! Corrono incontro a noi con le loro scarpe grandi e anche a piedi nudi. Il cerchio parte! Grande! Tutto il campo! Eppure la voce potente di quelli che lanciano i giochi arrivano a tutti. E che gioia poter vedere i bambini che urlano rispondendo!
E poi abbiamo diviso i bambini per gruppi di età. E così il trenino dei piccoli si incrociava con quelli che saltavano alla corda o con quelli che giocavano a ruba bandiera. È stata una grande giornata.
Grazie a tutti gli amici con cui ho potuto condividerla.
Sofia
Pam Pam Pam
Un rumore ricorrente negli ultimi 2 mesi, ma in questi ultimi 3 giorni non mi alzo dal letto e lancio maledizioni agli operai, che a Malta martellavano tutti i giorni davanti la mia camera da letto, no qui sono io quest’anno al campo, addetto al settore costruzioni, e martello come non ci fosse un domani con un energia inesauribile!
Da cosa mi è data questa energia lo volete sapere? In primis è alimentata dalla rabbia che ti pervade appena ti giri attorno a guardare tutto il male immeritato, che vivono queste persone innocenti quotidianamente abbandonate a se stesse, da un mondo moderno troppo impegnato ad utilizzare i chiodi per appendere al muro trofei, attestati, titoli da fare vedere agli altri per dimostrare che sono più bravi che ne sanno di più del prossimo
…beh qui con i chiodi ci si fissa la lamiera su delle travi di legno e pavimenti di terra, per costruire degli “edifici” che qui chiamano o casa o negozi, che per di piu, a causa del sole dell’equatore, di giorno diventano bollenti… nel mio immaginario li assocerei a un vero e proprio inferno incandescente e non a una casa, non so voi.
E allora perché, direte voi, Lorenzo ha scelto di venire a impiegare sue risorse fisiche, economiche ma soprattutto il suo tempo, all’inferno, sotto Natale, il periodo di festa per eccellenza?
Perchè ho trovato sia con gli africani che con i miei compagni di viaggio, un luogo dove riesco a rimuovere i miei chiodi mentali, che mi erano stati fissati dalla società e che non mi permettevano di stare in comunione con l’umanità in generale, dotata tutta da un solo e unico motore, chiamato cuore, che è alimentato da un solo carburante, le emozioni.
Qui ci si va in overdose però, ed è una bomba, con un’onda d’urto che ha un raggio che investe tutto ciò che ti sta intorno, per la quale si generano sorrisi su volti che il sorriso si dovrebbero essere scordati come sia fatto perché la vita è stata infame e ingiusta con loro. Tutto gli sarebbe dovuto e invece riescono a sorridere dicendoti grazie e ricevendoti sotto il sole in pieno giorno con 30°, con il loro migliore vestito che anche se è composto da una giacca di pelle sgualcita raccattata da qualche parte e che non ci si metterebbe mai, qui è il loro fottuto vestito migliore e ti accolgono con quello perché ti portano rispetto e ti onorano, chapeaux!
Questo vortice nel quale mi trovo ora mi fa capire che forse dovremmo tutti togliere i chiodi che tengono saldi nelle proprie coscienze: un approccio al proprio prossimo, fatto di pregiudizi, convenzioni e razionalità.
Ma i chiodi sono più di 2000 anni che stanno in giro, come testimonianza di non accettazione di messaggi positivi e di comunione, i migliori mai enunciati… beh dai sono i più famosi, hanno inchiodato su una croce la Personalità più scomoda della storia, perché al potere non piacciono i disturbatori, destabilizzano l’ordine imposto, vogliono impartire i loro comandi indisturbati per vivere la loro bella vita, nel loro ambiente apparentemente dorato, ma anche il più vuoto che esista, anche più delle baracche infuocate dell’ Inferno che vi avevo descritto.
Voglio lanciare questo grido a quest’ ora della notte stellata: donate e donatevi per quello che provate, in ogni momento in cui potete, sempre con rispetto del prossimo e di voi stessi, perché è innescando circoli positivi che si crea valore e si possono veramente cambiare le cose.
Lorenzo