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Una giornata di pausa per tutti, una volta tanto non è solo Paola a far pause!!! E non si parla di pause al lavoro ma di quegli istanti interminabili che tendono a ripetersi sempre più frequentemente nelle lunghe spiegazioni della nostra “guida-capa-tuttofare”!
Eccoci qua, seduti a un tavolo del nostro compound, dopo un lauto pranzo con le Sisters e una cenetta riempitiva da primo dell’anno. C’è chi chatta, chi gioca a carte, chi fissa e chi fa finta di niente per non fare il blog di oggi. Piccio dice che c’è poco da dire ma qualcuno comincia ad elencare tutti gli avvenimenti della giornata. Una messa interminabile ma intensamente partecipata (dalle Sisters!!!), un pranzo conviviale con l’intero “corpo delle Evangelizing” con uno speciale intervento della comitiva italiana sul tema “Mangia, Taglia, Digerisci e… Vomita il panettone”. Una performance da pauuuura… ok, arriviamo alla parte seria (Cecilia si chiede se c’è qualcosa di serio, Tommy parla di improbabili figure retoriche e Piccio comincia ad intervistare!)
Cosa pensi di questa giornata?
Andrea: non mi ha particolarmente appassionato ma ho fatto un casino di braccialetti e passando davanti alla baraccopoli di Bangladesh sono riuscito a regalarlo al volo a Lona!

2015-01-01 17.35.25

Ok, questa sera il blog fa fatica a nascere e crescere… ma oggi ci sono stati momenti speciali negli incontri con le Sisters. Paola in cucina tra pasta e polpette, Cecilia a dialogo con una sorella congolese che cercava il confronto per rispolverare un italiano appreso qualche anno fa, Andrea (mani di pasta… frolla) che ha rovesciato 5 bicchieri, spaccato una ventina di braccialetti, fatto scoppiare palloncini e attentato alla vita di diversi oggetti…
Ma al tramonto del primo giorno, la comitiva si ritrova nel confronto per essere informata e portare il proprio contributo ai prossimi progetti di giacomogiacomo. Si ascolta, ci si confronta e si cercano nuove idee per riuscire a sostenere tanti piccoli ma grandiosi progetti nelle baraccopoli seguite e sostenute dalle nostre Sisters. È bello ascoltare Paola e sapere che il cammino lungo la foresta è lungo ma è sempre più partecipato e c’è chi accetta di camminare nonostante i diversi ostacoli incontrati. C’è una baracca che sta per essere ultimata per ospitare una nuova “attività commerciale” e 4 piccoli con la mamma, c’è una famiglia che sta per avere nuove certezze per qualche mese, un breve momento di respiro per superare specifiche difficoltà e una scuola in cui si potrà salire sui gradini verso i piani, in cui si potranno aprire e chiudere le finestre, con delle pareti tinteggiate e pulite e un’area giochi rinata dalle macerie di una chiesa inutilizzata… insomma cominciano ad intravedersi passi verso un futuro migliore (non di certo ottimale!) ma pur sempre un piccolo insieme di sogni concreti per questo nuovo anno!

Cema di Guan

2 Comments

  • Laura Sister ha detto:

    Cena di Guam: me la dovete spiegare!
    Chi è?
    Ho ricominciato a lavorare e ad aspettare il nuovo post mi faccio ancora più vecchia.
    Però non riesco a resistere!
    Non dimenticate che noi vi aspettiamo con le notizie e racconti e anche qualche nuova idea!
    Stupiteci

  • Tommi ha detto:

    Ho sempre pensato che questo sia uno dei giorni più difficili di tutta l’esperienza! Oltre al pranzo e alla messa assai impegnativi è forse il giorno in cui si ha più tempo libero. Tempo per pensare, tempo per riflettere, capire ed assorbire i primi giorni di campo. Un bel crocevia che mi manca, come stare li con il gruppo e vivere tutti i giorni passo passo! Spero abbiate fatto tesoro di questo giorno per avvalorare tuti gli altri!! Buon campo! Mi mancate

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