La nostra avventura per quest’ anno è finita, oggi è stato l’ultimo giorno di attività a Bangladesh. Abbiamo dovuto salutare tutti i bambini che ci hanno fatto compagnia durante queste giornate, momento che tanto temevo dall’inizio delle attività. Loro sono stati meravigliosi fino all’ultimo secondo, attaccati a noi come cozze allo scoglio, per passare anche gli ultimi istanti sempre vicini. E’ stato un arrivederci, di certo non un addio perché ci sono poche cose di cui sono sicura nella vita e di certo so che l’anno prossimo sarò ancora qui. Con la fine di questa avventura non finisce il mio percorso in questo meraviglioso paese e con questi meravigliosi bambini. Sono state giornate piene di emozioni contrastanti, tra la felicità contagiosa di queste creature e l’angoscia che ti lascia vedere il posto in cui sono costretti a crescere. E nonostante quello che li circonda, che ai miei occhi sopprimerebbe qualsiasi aspirazione per il futuro, loro hanno dei sogni come li abbiamo tutti noi. Chi vuole diventare dottore per curare “le malattie dello slum”, chi vuole diventare pilota “per poter portare la propria famiglia via da questa situazione”. Io non mi aspettavo tutto questo, mi ha fatto molto piacere capire quanto mi stavo sbagliando. Sono bambini come i nostri, con gli stessi desideri, gli stessi sogni e le stesse aspirazioni. Hanno solamente una visione della vita, purtroppo, molto più realistica di quella che hanno tanti di noi, sia grandi che piccoli. Mi si stringe il cuore a sentirli parlare con un estrema razionalità della morte, ma più in generale di cose che a noi manderebbero nel panico più totale. All’età di 10 anni già hanno visto cose che noi forse non vedremo mai, e questo li rende estremamente più maturi di quello che ci si aspetta da un bambino di quell’età.
Non nascondo quanto sia stato difficile affrontare questa realtà che non conoscevo, e lasciare i bambini dello slum sperando di ritrovarli tutti l’anno prossimo. Ma per quanto complicata, è stata una delle cose più belle che abbia mai fatto. Indipendentemente dagli inevitabili momenti di crisi, ci metterei due mani sul fuoco nel consigliarvi di venire qui. Lasciate le vostre paure, prendete il coraggio a quattro mani e trovate dentro di voi la forza per toccare con mano quello che si dice sull’Africa. Datevi la possibilità di cambiare opinione e lasciatevi travolgere da tutto quello che questo posto trasmette, bello o brutto che sia. Vi sconvolgerà scoprire quanta bellezza si può trovare nella desolazione più totale degli slum, tra i cattivi odori che ti riempiono i polmoni e gli sguardi cosi gioiosi dei bambini che invece riempiono cuore e anima. E quando la tua nuova amichetta dello slum ti regala una delle sue poche foto che ha in casa dicendoti che così la potrai guardare quando ti mancherà, ti dimentichi di tutto e negli occhi ti rimane solo un sorriso, il suo e dei bambini, che poche volte hai avuto la fortuna di vedere nella vita. Non c’è più paura che tenga, non c’è più timore nel conoscere nuovi paesi… c’è solamente una gran voglia di tornare in questi luoghi, con queste persone, per continuare insieme una “vita” che non finirà mai.
Cecilia
Vi aspettiamo a casa per riabbracciarvi e, nell’abbraccio, ricevere un po’ di quel calore che vi porterete dentro per sempre. A domani,
Tullio